UNIVERSITÁ di Firenze
STORIA DELL'UNIVERSITÁ
Le origini dell'Università di Firenze risalgono allo Studium Generale, fondato dalla Repubblica Fiorentina nel 1321. Inizialmente, giurisprudenza civile e canonica, Letteratura e Medicina erano fra le materie studiate allo Studium, e vari studenti famosi furono invitati ad insegnare: fra questi Giovanni Bocaccio che tenne lezioni sulla Divina Commedia.
L'importanza dello Studium fu pienamente riconosciuta con un Bollettino di Papa Clemente VI nel 1349, nel quale autorizzò ufficialmente lo Studium a garantire diplomi regolari, estendento il Privilegio massimo, e stabilendo che la Prima Facoltà di Teologia Italiana sarebbe stata a Firenze.
Nel 1364, con l'Imperatore Carlo VII, lo Studium fiorentino divenne un'Università Imperiale. Quando Lorenzo il Magnifico guadagnò il controllo della città e di gran parte della Toscana, lo Studium fu trasferito a Pisa, nel 1473. Carlo VIII lo riportò a Firenze dal 1497 al 1515, ma con il ritorno dei Medici fu di nuovo portato a Pisa.
A dispetto di questi trasferimenti, molte attività di insegnamento continuarono ad esistere a Firenze, e la ricerca scientifica trovò un sostanziale suppoerto nelle diverse Accademie dell'epoca, come quella della Crusca e del Cimento.
Solo nel 1859, quando il GranDuca fu esiliato, questi insegnamenti separati furono riuniti in un'organizzazione unica chiamata l'Istituto di Studi Pratici e di Perfezionamento; un anno più tardi fu riconosciuto come Università a pieno titolo dal lo Stato Italiano Unificato.
Nel 1923, con un Atto speciale del Parlamento, l'Istituto fu ufficialmente chiamato Univerità.
Più tardi, la nuova Università fu organizzata in diverse facoltà:
Agraria, Architettura, Lettere, Economia, Scienze della formazione, Giurisprudenza, Matematica,
Scienze Fisiche e Naturali, Medicina e Chirurgia, Farmacia e Scienze Politiche. La facoltà di Ingegneria, che già vantava corsi attivi fin dal 1928, fu aggiunta alle 10 facoltà nel 1970.
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