La Firenze di Dante
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Dante Alighieri (Firenze,
1265 - Ravenna, 1321) è universalmente noto come autore della Divina Commedia,
poema in terza rima scritto nella lingua volgare del suo
tempo, diviso in Inferno,
Purgatorio e Paradiso. Per grandiosità di costruzione, potenza e mutevolezza di
forme, immensa ricchezza espressiva, lopera è considerata uno dei più grandi
capolavori della letteratura mondiale. A Firenze è possibile riscoprire luoghi familiari
a Dante ed opere darte che ne perpetuano il ricordo. |
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Percorrendo
Borgo Santa Croce, via de Neri e poi via della
Ninna si raggiunge il Palazzo dei Priori (Palazzo Vecchio), costruito presso
lantica chiesa romanica di San Pier Scheraggio (poi incorporata negli Uffizi), nella
quale Dante partecipò alle assemblee del Comune. La vasta piazza della Signoria è ricordata dal poeta come il luogo ove erano le antiche case ghibelline degli Uberti, abbattute dopo il trionfo della fazione guelfa. Percorrendo Chiasso Baroncelli, via Lambertesca e via Por Santa Maria (ricostruita dopo la guerra) giungiamo al Ponte Vecchio, presso il quale è la torre degli Amidei, legata allepisodio delluccisione di Buondelmonte (PAR. XVI, 136). Da Borgo Santi Apostoli ci dirigiamo verso la piazzetta del Limbo e, fiancheggiando il palazzo Spini (sec. XIII), entriamo in piazza Santa Trinita, ove nella omonima chiesa Dante poteva contemplare la Maestà di Cimabue, ora agli Uffizi. Proseguendo per via Tornabuoni raggiungiamo prima Santa Maria Maggiore, ove è sepolto Brunetto Latini (INF. XV, 82-85), che aveva insegnato a |
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Dante "come luom seterna",
ed infine Santa Maria Novella per ammirarvi il Crocifisso dipinto da Giotto e nella Cappella Strozzi gli
affreschi di Nardo di Cione che illustrano il Giudizio
Universale, lInferno
ed il Paradiso secondo gli schemi
danteschi. |
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