I
Cenacoli, a Firenze, conservano uno dei patrimoni pittorici più interessanti della
città. Nei refettori di numerosi conventi fiorentini, divenuti parte integrante di
strutture museali a seguito delle soppressioni sette-ottocentesche degli ordini religiosi,
si entra in un colloquio diretto con larte di grandi maestri che in epoche diverse
hanno espresso laffascinante spiritualità dellUltima Cena. La frequenza con la quale ritroviamo in
ambienti per lungo tempo riservati soltanto ai religiosi il rapporto fra la concretezza
del consumare i pasti quotidiani in comune ed il senso del mistero della
Salvezza annunciata da Gesù nellistituzione della Eucarestia aiuta a capire la
singolarità di tali monumenti di eccelso valore artistico, tipicamente fiorentini.
Litinerario si svolge quasi interamente nel centro della città
partendo da Santa Croce, ove nellex-refettorio del convento francescano è
affrescata, sotto lo scenografico Albero della Vita,
la trecentesca Ultima Cena di Taddeo Gaddi, per proseguire poi nellOltrarno e
trovare in Santo Spirito un frammento dellUltima Cena, ad affresco,
dellOrcagna. Nel Cenacolo quattrocentesco di Santa Apollonia si coglie la
drammaticità, rigorosamente prospettica, di Andrea del Castagno; nei Cenacoli di
Ognissanti e di San Marco (fine XV sec.) ammiriamo le figure di grande
naturalezza ed i nitidi colori di Domenico Ghirlandaio; nellex convento
"di Fuligno" trionfa la luce del Perugino. NellUltima Cena dipinta
nel convento della Calza dal Franciabigio si nota chiaramente linflusso di Leonardo
da Vinci, mentre il grandioso affresco di Andrea del Sarto sulla parete del refettorio
grande di San Michele a San Salvi ha una monumentalità paragonabile a Michelangelo.
|
|
- Cenacolo di Santa Croce,
Museo dell'Opera di Santa Croce, piazza Santa Croce, piazza
Santa Croce, L'Ultima Cena di Taddeo Gaddi (1340 circa).
- Cenacolo di Santo Spirito,
Antico Refettorio di Santo Spirito, Museo della Fondazione
Romano, piazza Santo Spirito, frammento dell'Ultima Cena di Andrea di Cione, detto Orcagna (1370 circa).
- Cenacolo di Sant'Apollonia,
Museo del Cenacolo di Sant'Apollonia, via XVII Aprile n. 1,
Ultima Cena di Andrea Del Castagno (1450 circa).
- Cenacolo di Ognissanti,
Cenacolo del Ghirlandaio, via Borgognissanti, 42, l'Ultima Cena di Domenico Bigordi, detto Ghirlandaio (1480 circa).
- Cenacolo di San Marco,
refettorio dell'ex guest-room, 1, piazza San Marco, Ultima Cena del Ghirlandaio (1482 circa).
- Cenacolo di Fuligno,
Museo dell'ex Conservatorio di Sant'Onofrio, o di Fuligno,
via Faenza n. 42, L'Ultima Cena di Pietro Vannucci, detto Perugino (1495 circa).
- Cenacolo "della"
Calza, Convento della Calza, piazza della Calza n.
6, Ultima Cena di Francesco di Cristofano, detto
Franciabigio (1514).
- Cenacolo di San Salvi,
monastero di San Michele in San Salvi, museo del cenacolo
di San Salvi, 16, via di San Salvi, Ultima Cena di Andrea del Sarto (1527).
|